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TANTI REGALI SOTTO L’ALBERO: MA MOLTI “TAROCCHI”! L'Avvocato risponde 

TANTI REGALI SOTTO L’ALBERO: MA MOLTI “TAROCCHI”!

Plauso all’operazione della Guardia di Finanza, che ha interrotto un’attività illecita, tesa a creare falsi marchi di articoli natalizi: approfondiamo gli aspetti legali e sociali, insieme all’avvocato Simone Labonia.

La contraffazione dei marchi industriali rappresenta una grave violazione dei diritti di proprietà intellettuale, nonché un danno significativo per le imprese e per l’economia. Nel diritto italiano, il reato è disciplinato dall’art. 473 c.p., che sanziona chiunque contraffaccia o alteri marchi o segni distintivi registrati, nonché chi li utilizzi consapevolmente per trarre profitto. A livello europeo, la lotta alla contraffazione è sostenuta dalla Direttiva 2004/48/CE, che armonizza la tutela dei diritti di proprietà intellettuale tra gli Stati membri, imponendo misure efficaci per prevenire e reprimere tali illeciti.

L’articolo 474 c.p. integra il quadro normativo italiano, punendo chi introduce nel territorio nazionale prodotti recanti marchi contraffatti, anche qualora non sia l’autore materiale della falsificazione. Tali disposizioni mirano a tutelare non solo i titolari dei marchi, ma anche i consumatori, spesso inconsapevoli della qualità inferiore o dell’assenza di sicurezza dei prodotti contraffatti.

La problematica assume particolare rilievo nei periodi dell’anno caratterizzati da un incremento dei consumi, come le festività natalizie. Durante questi momenti, la domanda di articoli da regalo cresce esponenzialmente, spingendo i contraffattori a intensificare la produzione e la distribuzione di merce illecita. Dai giocattoli agli accessori di moda, fino ai dispositivi elettronici, i prodotti falsificati invadono mercati e piattaforme digitali, rappresentando una minaccia sia economica sia sociale.

Oltre al danno economico per le imprese titolari dei marchi, la contraffazione comporta rischi per la salute pubblica, specie in settori sensibili come i cosmetici e i giocattoli, spesso non conformi agli standard di sicurezza europei. La normativa comunitaria ha introdotto misure per rafforzare i controlli alle frontiere e potenziare la cooperazione tra autorità doganali, come previsto dal Regolamento (UE) n. 608/2013.

Per contrastare il fenomeno, è necessario un approccio integrato: da un lato, il rafforzamento delle pene previste dal codice penale; dall’altro, campagne di sensibilizzazione rivolte ai consumatori, per incentivarli a scegliere prodotti autentici e supportare il commercio legale. Soprattutto nei periodi di maggior consumo, l’attenzione pubblica e le azioni delle autorità devono essere potenziate per garantire una tutela effettiva dei diritti di proprietà intellettuale e della sicurezza dei cittadini.

La contraffazione, dunque, non è solo un reato economico, ma una questione che coinvolge la fiducia del pubblico nei mercati e la tutela della qualità dei beni scambiati.







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